L’unico modo che conosco

Non si pensa alla vita quando è piena di vita
e discreta diparte l’incoscienzaindolenza
di chi si stanca e si abitua
e dimentica che il segreto sta nella fatica
nella pazienza aguzza di quei cocci
perché noi siamo quelli che se ne sono andati
non tu
ancora fermo a lezione
per sempre sulle scale
in dipartimento in attesa di fare l’orale
o in piedi sulla porta del professore
casco sottobraccio
per sempre giovane sotto quel giubbotto
parli ancora con Marco
mentre lui mi rivolge il solito sguardo
e insieme ci destiamo
dall’elicoidale onirica
della tua sigaretta
rimasta accesa.

Angela Spoto

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