14 febbraio

L’umorismo ha un angolo di buio. (Ma tu non dirlo).
Lascia stare l’età, la strada, e tutte le sere uguali nell’attesa.
Lascia stare i libri, la foto di tuo padre, la camicia da stirare, e quell’altra donna di cui non voglio conoscere il nome. 
Lascia stare i numeri, la ragione, la retta via, la finta morale, la filosofia che hai finto di capire, la ragazza che avresti portato all’altare, la mia voce che non ti appartiene.
Lascia stare, soprattutto, il tempo. 
Lascialo solo e disperato in ogni istante che non ci ha visti insieme, in ogni istante che non ci vedrà insieme, in ogni istante in cui accosto la squadra delle ginocchia al fango e divento terra, e torno bambina in un abbraccio inventato, ma sono donna se adesso non smetto; e parlo e scrivo e mi alzo e mi straccio e ti penso e ti perdo: tutta sporca del tuo ricordo.
Lascia stare l’età, la strada, e questa sera uguale nell’attesa.
Lascia stare il mio umorismo, forse lo sai, ma non dirlo.

Angela Spoto

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