A cosa stai pensando?

Ti voglio bene

anche se a distanza si sente poco e male.

Ti voglio bene

anche se le bugie hanno le gambe corte

anche se camminano sulle tue gambe lunghe.

Ti voglio bene

anche se discretamente

sottotenda sottoterra sottozero sottosopra

sottovoce.

Ti voglio bene

anche se da tempo non mi faccio di te

e mi controllo con educazione e rehab.

Ti voglio bene

anche se ti ascolto quando non parli

e smetto di farlo quando straparli.

Ti voglio bene

anche se nessuna vuole essere la prima

perché tutte vogliono essere l’unica.

Ti voglio bene

anche se sarà un male.

Ti voglio bene

anche se hai perso sogni e cassetto.

Ti voglio bene

anche se non mi capisci perché abito sotto un ponte

di parole in almeno tre lingue.

Ti voglio bene

anche se non so quanto vale il passato

-giù per la scarpata c’è sempre una vecchia fidanzata-

e la mia ora d’aria l’hai già fumata.

Ti voglio bene

anche se prima o poi ritorna

quella mano di cemento sulla spalla

e si scappa dal letto, dal petto, dalle tue ginocchia su cui adesso mi fermo.

Ti voglio bene anche se.

¿En qué estás pensando? de de Angela Spoto (Italia)espa/ita

Te quiero

aunque en la distancia se siente poco y mal.

Te quiero

aunque si las mentiras tienen las piernas cortas

aunque caminen sobre tu piernas largas.

Te quiero

aunque discretamente

bajo carpa bajo tierra bajo cero de arriba a bajo

en voz baja.

Te quiero

aunque hace tiempo no me drogo de ti

y me controlo con educación y rehab.

Te quiero

aunque te escucho cuando no hablas

y dejo de hacerlo cuando disparatas.

Te quiero

aunque si ninguna quiere ser la primera

porque todas quieren ser la única.

Te quiero

aunque será un dolor.

Te quiero

aunque has perdido sueños y cajón.

Te quiero

aunque si no me entiendes porque habito bajo un puente

de palabras por lo menos en tres lenguas.

Te quiero

aunque si no sé cuánto vale el pasado

-abajo por la escarpadura siempre hay una vieja novia-

y mi hora de aire ya te la fumaste.

Te quiero

aunque tarde o temprano vuelve

esa mano de concreto sobre el hombro

y huye de la cama, del pecho, de tus rodillas sobre las que ahora me paro.

Te quiero aunque si.

Angela Spoto (Trad. dall’italiano di Antonio Nazzaro)

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *